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Codice a barre

I codici a barre sono un insieme di elementi grafici a contrasto elevato, presenti in etichetta e disposti in modo da poter essere letti da un sensore a scansione e decodificati per restituire l'informazione contenuta.

Il codice a barre, attraverso una sequenza definita di numeri e di barre bicolori bianche e nere di diverso spessore, consente di individuare il Paese del fabbricante, il produttore, il prodotto. Sebbene il suo uso sia facoltativo (sono infatti i produttori che devono richiederlo presso i competenti uffici nazionali) il codice a barre è diventato ormai piuttosto diffuso perché facilita le imprese nell’identificazione dei prodotti e nella movimentazione della merce.

La diffusione del codice a livello nazionale avviene mediante appositi organismi che ne gestiscono anche il rilascio ed il funzionamento; in Italia, le aziende interessate a ricevere il proprio codice a barre dovranno contattare l’Istituto nazionale per la diffusione della codifica prodotti (INDICOD) con sede a Milano.

Esistono diverse tipologie di codici a barre; quello più diffuso è il GTIN-13 (Gobal Trade Item Number) applicato ai prodotti a peso fisso.

Ciascun numero, o gruppo di numeri, del codice a barre ha un preciso significato. In particolare:

1.      le prime due cifre indicano il prefisso nazionale, ovvero il numero identificativo del Paese
2.      il codice proprietario del marchio identifica il responsabile commerciale e viene assegnato dall’INDICOD
3.      il codice prodotto è quello che l’azienda sceglie di attribuire per identificare il prodotto in base a parametri definiti
4.      la cifra di controllo è calcolata tramite un algoritmo e sulla base delle altre cifre presenti nel codice

Per ulteriori approfondimenti, consultare il sito: http://indicod-ecr.it/

Data di pubblicazione: 16/09/2013 13:13
Data di aggiornamento: 12/01/2022 09:24
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