Le agevolazioni previste sono estese all’intero territorio nazionale.
I finanziamenti sono destinati alle start-up innovative – iscritte nella sezione speciale del Registro delle imprese – di piccola dimensione, costituite da non più di 4 anni, ma anche alle persone fisiche che vogliono avviare una start-up innovativa.
I piani di impresa dovranno essere caratterizzati da un significativo contenuto tecnologico e innovativo, e/o mirare allo sviluppo di prodotti e servizi nel campo dell’economia digitale, e/o essere finalizzati alla valorizzazione economica dei risultati della ricerca pubblica o privata.
Tra le principali voci di spesa ammissibili:
- per gli investimenti: impianti, macchinari e attrezzature tecnologiche; componenti HW e SW; brevetti, licenze, knowhow; consulenze specialistiche tecnologiche;
- per la gestione: personale dipendente e collaboratori; licenze e diritti per titoli di proprietà industriale; servizi di accelerazione; canoni di leasing; interessi su finanziamenti esterni.
Le spese devono essere sostenute dopo la presentazione della domanda ed entro i 2 anni successivi alla stipula del contratto di finanziamento.
L’importo massimo finanziabile aumenta fino a 1,5 milioni di euro e sarà un finanziamento a tasso zero che potrà arrivare fino al 70% dell’investimento totale.
La percentuale massima di finanziamento potrà salire all’80% se la start-up è costituita esclusivamente da donne o da giovani sotto i 35 anni, oppure se al suo interno c’è almeno un dottore di ricerca italiano che sta lavorando all’estero.
Solo per le start-up con sede nel Mezzogiorno e nel Cratere sismico dell’Aquila, è prevista una quota (20%) di contributo a fondo perduto.
La documentazione utile per la presentazione domanda sarà resa disponibile sul sito dell'Agenzia Invitalia entro il 6 febbraio 2015.
Per ulteriori informazioni: Scheda di sintesi di Smart&Start Italia